NOTA DEL PRESIDENTE SU PROBLEMATICHE PROCEDURA SI.ERC.

Data:
11 Febbraio 2013

In relazione a tutte le problematiche connesse alla trasmissione dei progetti al Servizio Tecnico regionale ( ex Genio Civile) sottoposti sia a deposito che ad autorizzazione nonché al relativo rilascio dell’avvenuto deposito o dell’approvazione, vi informo che i presidenti degli ordini provinciali degli ingegneri ed architetti della Calabria, hanno partecipato Martedì 21 maggio alla riunione convocata dal D.G. ing. Giovanni Laganà presso la sede dell’assessorato ai LL.PP. , per fotografare lo stato dell’arte in merito ai notevoli disagi lamentati dai colleghi. Ho colto l’occasione di consegnare, in quella sede, al D.G. ing. Giovanni Laganà i fogli contenenti le sottoscrizioni dei tanti colleghi che hanno aderito a tale iniziativa per confermare lo stato di difficoltà patito dall’intera categoria per quanto sopra detto, con la lettera di accompagnamento che qui di seguito è riportata. Le suddette sottoscrizioni saranno parimenti consegnate al Presidente della G.R. Giuseppe Scopelliti ed all’assessore Giuseppe Gentile.

                                           Al Dirigente Generale del Dipartimento n.9

                                                               ing. Giovanni Laganà

 

Si allegano alla presente, in copia conforme agli originali, le numerose sottoscrizioni degli iscritti, relative alla denuncia di questo crescente stato di disagio professionale, aggravato da una attività edilizia da tempo in stato comatoso, che riversa inesorabilmente le sue nefaste conseguenze sull’economia dell’intera Regione. Si lamenta che lo stato di questo notevole disagio è dovuto alle eccessive lentezze, ritardi nonché mortificazioni professionali patite e patiendi dalla categoria qui rappresentata, come più volte denunciate, causate sia della cosiddetta procedura SIE.RC che da una distorta interpretazione dell’attività di pertinenza del Servizio sismico del Settore Tecnico Regionale ( ex Genio Civile ), che eccede quei limiti di ragionevolezza, al di sopra dei quali si posiziona quell’ assurda burocrazia nemica del lavoro. Tanto per sintetizzarla con un paradosso per costruire un metro quadrato di muratura o di calcestruzzo armato si richiedono un metro cubo di carte, pur essendo sempre e comunque la responsabilità della progettazione, per espressa disposizione normativa, del progettista. Si faccia il controllo ex post invece di porre irragionevoli lacci e lacciuoli prima, che hanno il solo nefasto effetto di ritardare sine die l’inizio della legittima attività edilizia. Pertanto s’invitano la S.V ad intraprendere tutte quelle iniziative idonee per la risoluzione delle problematiche sopra evidenziate.

 

                                                                                   IL PRESIDENTE

                                                                              dott. ing. Salvatore Saccà